In questo articolo andrò ad illustrarti il lavoro di SEO fatto ad un blog che seguo dal 2017, anno in cui ha iniziato le sue pubblicazioni che, solo nel 2020, ha raggiunto quasi 2 milioni di impressioni e più di 85.000 click.
Al momento il blog presenta 249 articoli. Questi, scritti nell’arco di 3 anni, non sono sicuramente molti ma, nonostante ad ora venga pubblicato neanche un articolo al mese, comunque il lavoro fatto nell’arco temporale di qualche anno permette, ad oggi, di avere comunque sempre attorno ai 5.000 click al mese sugli articoli e quasi 100.000 impressioni al mese solo dalle ricerche su Google.
Indice
- L’andamento nel tempo.
- Risultati modesti o c’è altro dietro?
- Considerazioni e contestualizzazione.
- Le statistiche parlano chiaro, si può sempre migliorare.
- Come ottenere gli stessi risultati per la tua attività?
L’andamento nel tempo.
Dal grafico riportato in copertina e riproposto qui sotto, si può esservare come ci sia stato un calo significativo delle visite al blog nel periodo che va da marzo ad aprile.
Il motivo è molto semplice: per una questione di tempo e risorse, l’amministratore del sito ha deciso di smettere con le pubblicazioni frequenti (passato da un articolo a settimana ad un articolo al mese).
Come si può immaginare, Google si è accorto di questo cambiamento e, giustamente, ha deciso di dar meno spazio ai contenuti del blog per privilegiare i competitor che continuano con pubblicazioni più frequenti.
A Google piacciono i contenuti freschi, sempre a patto che la qualità del lavoro sia alta, ovvero che rispondano perfettamente agli intenti di ricerca dei suoi utenti.
Consapevoli del rallentamento delle visite del sito, abbiamo optato comunque per un atteggiamento più conservativo.
Sempre osservando il grafico ci possiamo accorgere comunque di qualcosa di molto interessante: nonostante al momento l’impegno profuso sia decisamente ristretto (un articolo al mese ormai porta via giusto qualche ora di lavoro) il blog si è assestato perfettamente attorno ai 150/200 click giornalieri, che stanno di poco sotto i 5.000 click mensili.
Risultati modesti o c’è altro dietro?
Per alcuni questi potranno sembrare dei risultati alquanto modesti, soprattutto per chi ha un modello di business basato sui guadagni derivanti esclusivamente dalle pubblicità inserite all’interno del blog, ma come sempre un dato va sempre contestualizzato.
Poche pubblicazioni, ma fatte bene.
250 pubblicazioni in 3 anni sono veramente poche, ma un ottimo lavoro di contenuti (che si adattino a Google e al visitatore) ha permesso al blog di emergere in una nicchia con molti competitor e con termini di ricerca quasi sempre con alta complessità di inserimento.
Nei momenti con più alta frequenza sono stati pubblicati appena due articoli a settimana. Questo ha permesso all’amministratore e autore dei contenuti di focalizzarsi moltissimo sulla qualità, rispetto alla quantità fine a se stessa, e di impiegare relativamente poco tempo sugli articoli stessi.
Infatti l’esigenza era quella di ottimizzare i tempi ma avere comunque dei buoni risultati (totalmente in modalità pigra, lazy, così com’è nella mia filosofia).
Obiettivo a medio e lungo termine.
Il nostro obiettivo a medio e lungo termine era quello di avere un flusso costante di visitatori che atterrassero sul blog, abbassando nel tempo la frequenza di pubblicazione, ma senza ovviamente abbandonarle del tutto.
Direi che, come puoi ben vedere dal grafico qui sopra, l’obiettivo sia stato raggiunto.
Considerazioni e contestualizzazione.
In questo caso ci troviamo di fronte ad una fonte di traffico utile ed ottimizzata per essere il più passiva possibile. Infatti, come già detto sopra, al momento presente le pubblicazioni vengono fatte saltuariamente, portando via appena qualche ora al mese.
Vediamo la cosa dal punto di vista imprenditoriale: è un costante flusso di persone che ogni mese raggiungono il blog e visionano quello che ha da proporre in modo totalmente gratuito.
Con un lavoro costante sui contenuti nell’arco di 2 anni, e con l’ultimo anno (2020) più tranquillo e con molti meno sforzi, ci si è garantiti un flusso continuo (e gratuito) di persone che atterrano sul blog e interagiscono con i suoi contenuti.
Immagina quanto questo possa significare per il tuo business… magari con un Negozio online e quasi 5.000 persone al mese (in realtà meno, perché alcuni sono anche visitatori ripetuti… ma ci siamo capiti) che costantemente atterrano sui tuoi contenuti, costruiti ad hoc non solo per stare su Google nelle primissime posizioni, ma anche e soprattutto per far conoscere al mondo i tuoi prodotti e/o servizi.
Sì, c’è del lavoro dietro, come in tutte le cose serie, ma non comporta uno sforzo monetario e poi, nel tempo, permette un flusso costante di visitatori quasi del tutto passivo.
Le statistiche parlano chiaro, si può sempre migliorare.
Il primo obiettivo quando si vuole posizionare degli articoli nelle prime posizioni delle ricerche Google è quello di esserci: fare solamente il 20% di quello che porta poi porta l’80% dei risultati per posizionare almeno un terzo degli articoli scritti nella prima pagina dei risultati del motore di ricerca.
Non si guarda quindi subito le prime posizioni della prima pagina, ma solo la prima pagina stessa.
Certamente non è il massimo del risultato (le primissime posizioni convertono estremamente meglio di quelle che stanno a metà o fine prima pagina) ma è l’unico risultato che conta quando si parte.
Come riportato dalla figura qui sopra, puoi notare come la posizione media degli articoli sia appena di 10 (ovvero che in media gli articoli relativi alle ricerche sono nella decima posizione della prima pagina).
Anche il CTR (ovvero il rapporto tra i click e le visualizzazioni degli articoli) è sicuramente migliorabile… ed è qui che sta proprio il punto.
Nonostante ritenga ottimo un flusso costante e quasi passivo di 5.000 click mensili (relazionato al lavoro fatto, tempo speso e articoli pubblicati) questi numeri possono essere ancor più migliorati andando solo ad intervenire sugli articoli già esistenti (magari cambiando leggermente solamente il titolo e la descrizione degli stessi).
Questo lavoro però si farà solo a posteriori ed andrà a colmare quel 20% rimanente dei risultati sperati.
In più, per quanto possa essere importante, non è indispensabile, dato che comunque Google posiziona già il blog in modo ottimale per molte chiavi di ricerca.
Come ottenere gli stessi risultati per la tua attività?
È possibile quindi ottenere gli stessi risultati per la tua attività? Come sempre, la miglior risposta che posso darti è: dipende.
Ma quali sono i fattori per determinare o meno se questo lavoro di pubblicazione potrà sortire gli stessi risultati (o, perché no, anche migliori) per i tuoi prodotti e/o servizi?
Ci sarebbe molto da dire e, in questo senso, ti invito a contattarmi privatamente (qui sotto ti lascio i miei riferimenti, così che tu possa poi sentirti libero di scrivermi in privato). C’è comunque una cosa sopra tutte che va detta e che aiuta moltissimo a capire se potrai raggiungere ottimi risultati per la tua attività.
Quale? Semplicemente fare una valutazione sulle ricerche effettuate dai tuoi potenziali clienti: questi stanno cercando attivamente su Google delle informazioni legate direttamente (o anche inidirettamente) ai tuoi prodotti e/o servizi?
Se la risposta a questa domanda è sì, allora partiamo da un ottimo punto d’inizio.
Da qui si andrà verso altri fattori, primo fra tutti la competizione con cui ti ritroverai a guerreggiare.
Per ulteriori informazioni ti invito quindi a contattarmi via email a ufficio@lazymix.it oppure su WhatsApp scrivendomi al numero +39 0433 786197.